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Giovanni Pallini si è formato presso la scuola romana di paleontologia e, dopo la laurea conseguita nel 1974, ha cominciato prepotentemente la sua carriera. I suoi studi biostratigrafici hanno avuto come oggetto per lo più le ammoniti giurassico-cretacee dell'areale umbro-marchigiano e con i risultati conseguiti relativi al loro studio ha fatto:
- Prima correlazione in Italia fra faune ed Ammoniti toarciane e nannoplancton.
- Riconoscimento della scarsa profondita' degli alti strutturali ( 50 m ) per mezzo di Coralli hermatipici incrostati su Ammoniti titoniche.
- Prima individuazione di ambienti di shallow water simili a quelli del Bajociano di Sasso di Pale.
- Individuazione della lacuna Bajociano-Kimmerdciano sugli alti strutturali.
- Reinterpretazione delle condizioni paleogeografiche delle successioni di bacino del mesozoico dell'Italia centrale.
- Prima segnalazione in Appennino di Sfinctozoi, spugne di mare poco profondo, nella Corniola carixiano-domeriana di alto strutturale.
- Prima bio-datazione delle facies del Bugarone (Giurassico di alto strutturale).
- Prima biostratigrafia di dettaglio ad Ammoniti ed analisi della microfacies di una sezione Aaleniano-Titonico superiore dell'Appennino marchigiano.
- Prima individuazione di ambienti shallow water, simili a quelli titonici e bajociani, nel Lotharingiano di Gorgo e Cerbara.
- Presentazione dell'evoluzione paleogeografica di Monte Nerone, dal sinemuriano s.s. al Berriasiano.
- Viene proposta una nuova interpretazione delle cause che hanno permesso l'impostarsi della lacuna Bajociona-Kimmerdiciano.
- Inizio dello studio della Maiolica barremiana con riconoscimento di un livello guida (livello Faraoni 1994) dell'Hauteriviano sommitale.
- Prima correlazione ammoniti-magnetostrutigrafia dell'Hauteriviano-Barremiano di Gorgo a Cerbara.
- Prima correlazione integrata di Ammoniti, nannoplancton e foraminiferi dell'Hauteriviano e del Barremiano.
- Nuova interpretazione, dal punto di vista biostratigrafico, del limite Domeriano-Toarciano con riconoscimento di nuove specie e nuovi generi di Ammoniti del Domeriano sommitale.
- Prima segnalazione di Ammoniti eterecone del Campiano sommitale nel Salento.
- Rivalutazione del significato stratigrafico delle faune ad ammoniti del Carixiano.
- Prima segnalazione di Ammoniti, anche eterocone, del Cenomaniano del Matese.
Ma non solo, era comunque un paleontologo eclettico e, infatti, tramite lo studio degli Ittiodontoliti cenozoici dell’area laziale abruzzese ha fatto:
- Prima analisi della distribuzione delle ittiofaune mioceniche dell'Aquilano.
- Prima descrizione dettagliata delle ittiofaune del miocene medio dell'Appennino Centrale.
- Prima descrizione delle ittiofaune del Pliocene dell'Appennino Centrale.
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